LOCUS, LOCI A MAGRE SPONDE FESTIVAL 2015
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- Pubblicato Giovedì, 03 Settembre 2015 14:12
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4.5.6 Settembre 2015 – Villa Terzoli, Brebbia (VA)
Chiara Balsamo, Filippo Berta, Francesco Fossati, Domenico Mangano, Matteo Mezzadri, Andrea Nacciarriti e Iva Kontic
Qual è il significato di questa «nostra» geografia: che cos’è per noi il lago del ricordo, la stanza della persona amata o la strada che ci allontana da casa? È l’evidenza, un’evidenza resa familiare, il cui significato aderisce talmente a quello della nostra presenza da essergli incollato. E qual è il significato della nostra presenza? Mille e nessuno, si potrebbe rispondere, ma la risonanza di questa attesa e pretesa di significato è quella ricchezza con cui il mondo si manifesta già come forma simbolica, come un tappeto su cui possiamo stendere molte, tante interpretazioni e nessuna esauriente.
Eppure, c’è già nella familiarità dell’operazione, nella geografia che comunque, anche se non sappiamo come, ci appartiene, quella profonda soddisfazione dell’abitare di cui parla Emmanuel Lévinas in Totalità e infinito. L’abitare è un godi mento del mondo, un soddisfarsi di esso avendone bisogno.
Franco La Cecla, Mente Locale, Elèuthera, 2011
Sette sguardi diversi che dialogano fra loro riflettendo sul macro tema del luogo. Quattro sezioni entro le quali vengono presentate, attraverso il linguaggio video-artistico, diverse prospettive circa la percezione, la memoria, il confine e la vita vissuta di un territorio.
All’interno di Villa Terzioli, nella sala delle Colonne, lo spettatore avrà la possibilità di conoscere queste letture particolari tramite la proiezione in loop delle opere che ci sono state gentilmente concesse da Chiara Balsamo, Filippo Berta, Francesco Fossati, Domenico Mangano, Matteo Mezzadri, Andrea Nacciarriti e Iva Kontic.
Una geografia personale riletta, declinata e sovvertita che, in un certo senso, mina alle basi la familiarità con la quale tendiamo a rivestire immediatamente un territorio per appropriarcene, riconducendolo ad una visione sicura, un limite rassicurante. Ritorna, inevitabile, il tema della reciproca necessità di un territorio e di una presenza che sappia delinearlo, abitarlo, viverlo. Questo duplice legame è motivo di un’ulteriore riflessione rispetto la consapevolezza umana dell’essere e dell’abitare nel mondo. Un mondo di cui dovremmo godere, tramite il quale dovremmo soddisfarci sapendo però di averne bisogno e quindi cercando di ripensare il limite personale, legato al bisogno di familiarità, come un limite comune legato al rispetto dell’ambiente naturale, sociale e culturale.
I LUOGHI E LA PERCEZIONE
– Francesco Fossati, Untitled (2008)
– Francesco Fossati, Four boats under the sun, a boat across the sun, four boats over the sun (2012)
I LUOGHI E IL CONFINE
- Filippo Berta, Sulla retta via (2014)
- Andrea Nacciarriti, Untitled (our tribunes our rules)(2014)
I LUOGHI E LA MEMORIA
– Domenico Mangano, Empty Papers Athens(2010)
– Iva Kontic, An Urban story(2010)
I LUOGHI E L’ABITARE
– Matteo Mezzadri, Neighbors Machine(2013)
– Chiara Balsamo, Simulacra(2013)
A cura di Eleonora Castagna e Michela Estrafallaces
Magre Sponde Festival 2015 sarà il 4.5.6 settembre a Brebbia (VA), l’ingresso sarà gratuito, il campeggio anche. Tre giorni di concerti, arte, scultura, fotografia, incontri letterari, situazioni anomale, coinvolgenti. Lo facciamo per voi, perché ci piace, perché se lo facciamo insieme poi è davvero tutto più bello. Quest’anno ci sono le onde.
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