Erbatinta - Paola Cinardi | Francesco Fossati
- Dettagli
- Categoria: News
- Pubblicato Martedì, 01 Ottobre 2019 20:18
- Scritto da Super User
- Visite: 1067
A cura di Dario Orphée La Mendola
Palermo - Magazzini via Alloro, 129
Opening 11/10/2019
Venerdì 11 ottobre 2019 alle ore 18.00 presso i Magazzini di via Alloro a Palermo, ristrutturati e riaperti al pubblico in occasione di Manifesta 12, inaugura l’esposizione intitolata Erbatinta, curata da Dario Orphée La Mendola, con opere di Paola Cinardi e Francesco Fossati.
Quando il puma uccide il cervo
non lo fa certo per proteggere l'erba
da un'eccessiva brucatura.
Gregory Bateson
Nuddu la chianta e fa fetu:
pi chistu la chiamanu "erba tinta".
zio Michele, contadino
La mostra "Erbatinta" è uno studio sulle erbe spontanee. Ideata da Dario Orphée La Mendola, e corredata da una sua pubblicazione intitolata "Ecosofia dell'arte" (Aurea Phoenix Edizioni), espone le opere di Francesco Fossati (Milano, 1985), artista e agricoltore biologico, e Paola Cinardi (1997), fotografa.
L'analisi dalla mostra, che non a caso ha preso titolo di "Erbatinta" (in siciliano: erba cattiva), non si rivolge né alla presunta cattiveria delle cosiddette "erbacce", né al loro prezioso contributo (riconosciuto solo di recente) in ambito agricolo, ma sull'eterna e oscena lotta tra vita e natura, dalle erbe esteticamente rappresentato.
Le opere, realizzate dagli artisti con materiali biodegradabili, a zero impatto ambientale, contengono alcuni contributi concettuali di estetica ecosofica (austerità stilistica, creatività ispirata dalla saggezza della Terra, centralità della natura ecc.).
Quelle di Francesco Fossati, facenti parte della serie "Organic Pictures", sono state prodotte durante un periodo di residenza presso "Casa A", sull'isola Comancina, nel lago di Como. Eleganti e delicate, raffigurano foglie appartenenti a una specie precisa, o del pacciame locale appositamente raccolto. Nella solennità delle ampie tele di cotone biologico, stampate in ecoprint, pare che le piante abbiano impresso la loro essenza e ci invitino a rintracciarla, silentemente.
Per compensare le emissioni di CO2 causate dal trasporto delle opere, durante il mese di novembre saranno effettuate le piantumazioni di tre alberi in collaborazione con Rete Permacultura Sicilia.
Quelle di Paola Cinardi sono tratte dal reportage "DOPONATURA", svoltosi tra aprile e maggio 2019 nei dintorni dell'Etna, in Sicilia. Si tratta di fotografie post mortem, effettuate successivamente all'assassinio della natura. Ben bilanciate e asettiche, gli scatti, stampati ad acqua su cotone, sono stati posterizzati a un tale grado che, delle spontanee, è possibile riconoscere unicamente la forma, ovvero un lontano ricordo, quasi inesistente.
Parte integrante di "Erbatinta" è il libro "Ecosofia dell'arte", di Dario Orphée La Mendola (Aurea Phoenix Edizioni), prefazione di Maria Letizia Paiato, postfazione di Marco Matera, la cui presentazione avverrà presso la "Cioccolateria Lorenzo", il 12 ottobre 2019, alle 11:30.
Concludendo. L'arte, con la costituzione del Sistema, ha definitamente perduto il suo carattere adattivo. Come scrive John Zerzan, oggi essa «[...] anestetizza gli organi di senso e rimuove il mondo naturale dal loro campo d'azione». Questa mostra è in difesa dell'arte. E, in qualche modo, della natura (cioè noi).
-----
Frammento tratto da "Ecosofia dell'arte".
«Ecco la ricetta dell'Erbatinta. Giunti tra il segno del Cancro e il segno del Leone, a luna calante, prendi un vaso di medie dimensioni, forato al fondo. Aggiungi prima alcuni ciottoli, poi uno strato di terra; è perfetta quella del cortile sotto casa, su cui hai visto crescere delle erbacce. Getta sopra un po' di rifiuti organici: le bucce della frutta, gli scarti delle verdure, i tufi di caffè, i gusci delle uova etc. Aggiungi ancora un sottile strato di terra e, immediatamente dopo, un altro di rifiuti. Mescola bene. Infine, continua a riempire il vaso di terra, evitando di oltrepassare il bordo. Effettua una leggera pressione, compattando il tutto.
Poni il vaso all'aperto, in un luogo soleggiato, possibilmente raggiungibile dalla pioggia, dal tepore solare e dal vento. Alla prima luna crescente, annaffia con acqua al tramonto.
Attendi con premuroso desiderio. Visita il vaso con la speranza nel cuore, che riverserai interamente nella terra. Non preoccuparti della quantità di tempo che passerà prima di vedere inverdire il vaso. Tra il segno della Vergine e il segno della Bilancia, infatti, germoglierà spontaneamente qualcosa.
Quando i germogli innocentemente inizieranno ad affacciarsi ritti verso il Sole, meravigliati semplicemente e accarezzateli con dolcezza, augurandogli il benvenuto così come lo daresti a un'ape che, reputandoti un fiore, è venuta a trovarti. E con cura, accompagnali dal segno dello Scorpione ai segni dell'Ariete e del Toro, periodo in cui i boccioli saranno decisi ad aprirsi.
Respira insieme al respiro delle erbacce. Ti suggeriranno, come fa il profumo, un'emozione; e ti annullerai in un verosimile benessere tratto dal dolore di vivere.
Ogni vaso riempito di terra è una porzione della vita, che muta in modo incessante, svelando provvidenzialmente sé stessa».
Dario Orphée La Mendola, Ecosofia dell'arte, prefazione di Maria Letizia Paiato, postfazione di Marco Matera (Aurea Phoenix Edizioni).
Info
La mostra è inserita nella rassegna d'arte contemporanea "Dintorni. Luoghi circostanti per l'arte. 2019"; ideazione di Nicola Bravo e Giuseppe Veniero, direzione artistica di Francesco Piazza.
Date: 11-12-13, 18-19-20 ottobre 2019.
Orari visite: dalle 10:00 alle 13:00, dalle 16:00 alle 20:30.
Luogo: Magazzini via Alloro, 129.