COORDINATE ELLITTICHE careof Milano

Autori intercettati da Bruno Muzzolini
13.09.2012 > 27.10.2012

coordinate ellittiche

Un progetto in due tappe.

#1. inaugurazione giovedì 13 settembre 2012 ore 18.30
con opere di Luca Abate, Lucia Barbagallo, Luca Bolognesi, Arianna Ferrari, Francesco Fossati, Petrit Halilaj, KKS, Iva Kontic, Luca Lomonaco, Orestis Mavroudis, Marco Secondin, Emilia Skarnulyte, Fani Zguro

#2. inaugurazione martedì 2 ottobre 2012 ore 18.30
con opere di Stefano Cozzi, Lucie Decker, Derek Maria Francesco Di Fabio, Alessandro Di Pietro (in collaborazione con Andrea Zucchi), Stefano Etter, Bianca Fasiolo, Jessica Gaudino, Valentina Monti, Anna Mostosi, Marco Noris, Jessica Russo

Coordinate ellittiche è un progetto di Careof Docva che presenta il lavoro di giovani autori dell'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano intercettati da Bruno Muzzolini.
La mostra nasce in un territorio ricco di sollecitazioni che si è creato, negli anni, intorno al corso di Digital Video dell’artista e docente Bruno Muzzolini.
I lavori in mostra raccontano le dinamiche che si sono determinate in un clima di scambio reciproco e verifica costante, che prosegue in alcuni casi anche a distanza di anni e a studi terminati.
Nel loro insieme le opere video esposte disegnano un orizzonte fluttuante, versatile e sensibile a sollecitazioni trasversali, definendo le possibilità di un linguaggio articolato in continua ebollizione.

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Extradelicato at Studio Corfone

Inaugurazione 29 giugno ore 18.00
Via Privata Pantelleria, 5 - Milano

extradelicato 2012 

Google ci dice che i primi risultati collegati a questa parola sono riferiti allo shampoo.
Un'attitudine che non pretende di diventare forma, ma incontro nella propria pratica d'arte. L'approccio è quello indicato nel titolo, in controtendenza alla politica dell'occupazione dove il luogo e l’ambiente assumono uno sguardo critico. Cosa può generare l’agitazione?
Extradelicato è una cosa forte? Cioè, esprime qualcosa di resistente nella sua delicatezza.
Ha una dimensione tattile, ma anche una dimensione morale. Qualcosa che ha a che vedere con la gentilezza.
Extra è qualcosa in più, il lavoro è sempre su quel qualcosa in più, qualcosa di straordinario.
C'è differenza tra fragile ed extradelicato?
Certo, ma extradelicato vuole proprio colmare o cercare un terreno per questa fragilità. Un'esperienza comune condivisa. Ma nella massima cooperazione, accettazione e amicizia.
Bisogna imparare ad essere ancora una volta più cauti del necessario, mentre si cammina sul confine, quando si promette la felicità.
E' un campo di pallavolo, dove al posto dei giocatori e della palla ci sono solo pietre. La foto sembra quella di un quotidiano di cronaca, ma il colore rosa riporta alla memoria il giornale dello sport.
Danilo Vuolo, Francesco Fossati, Claudio Corfone, Silvia Negrini, Marco Andrea Magni, Jaya Cozzani, Monica Mazzone, Andrea Magaraggia, Marco Pagliardi, Emanuela Rizzo, Agnese Guido, Mattia Barbieri, Francesco Locatelli, Gianni Di Rosa.

Extradelicato 
Lun-Ven 15.30-19.30 o su appuntamento

http://www.undo.net/it/mostra/142910

Un certain regard - Galleria Cart

Inaugurazione 12 maggio 2012 ore 18.30

Francesco Fossati, #001 (dalla serie ""sculture""), 2012, terracotta

Dopo Duchamp non esiste una definizione di arte che valga una volta per tutte. L'arte muta e le trasformazioni sono così radicali da esibire anche opere che sembrano estranee al mondo dell'arte : numerossime sono le forme assunte oggi dall'arte contemporanea e talvolta in contraddizione tra loro. Rimane al centro il problema di commutare l'esperienza artistica (il vissuto e la visione personale)in rappresentazione, nella varietà dei mezzi, dei procedimenti e dei materiali : spesso le cose, nella loro essenza, non sono come appaiono e le spiegazioni non rivelano appieno il mistero.Leggere "l'opera d'arte" vuol dire interpretare, comprendere, spiegare; non soffermarsi cioè solo al'immagine - spesso riconoscibile- ma entrare nei significati dell'opera e nell'insieme dei suoi elementi: colmare lo scarto tra ciò che vediamo e la trama dei propositi da cui è avvolta.
Il mistero dell'opera d'arte è costituito dalla sua realtà che insieme si svela e si nasconde, che racchiude un "quid" di indeterminatezza costituito da sensazioni, emozioni, allusioni, citazioni, visibile e invisibile. Un insieme di esperienze conoscitive e sensoriali che assicurano vitalità e concretezza all'opera,un'energia strisciante che sopravvive al momento creativo.
"Un certain regard" è un parziale tentativo di descrivere uno stato fluido, imprevedibile, un momento non solidificato di esperienze in divenire; con un occhio di riguardo al diverso, all'indecifrabile e non-convenzionale : una sfida ad appropriarsi di linguaggi differenti, analizzando il problema delle intenzioni, indagando la misura analitica del pensare, scoprendo il retroterra emozionale,letterario e filosofico e talvolta le relazioni tra arte e scienza: quasi una apologia del metodo.
Privilegiata in questa rassegna è la scelta dei materiali anomali: carta,stoffa, ferro, creta, legno,silicone, gesso, elementi naturali, creta e acqua.
Opere di : Stefano Arienti - Alessandro Biggio - Francesco Fossati - Eva Marisaldi - Sabrina Mezzaqui -Luisa Rabbia - Alberto Scodro - Patrick Tuttofuoco
 

Galleria Cart
via Sirtori, 7 - Monza (MB)
Orario: mar-sab 15.30-19.30
http://www.galleriacart.it/

Déjà Made/Ready Vu a cura di Nicola Cecchelli

Palazzo Appiani
Piazza Bovio, Piombino
opening: 7 Aprile 2012 H. 18. 00
fino al 21 Aprile 2012

deja made / ready vu

Artisti Invitati:
Gian Pietro Arzuffi, Gianluca Becuzzi, Gabriele Di Matteo, Francesco Fossati, Franco Menicagli, Paolo Meoni, Saverio Mercati, Pino Modica, Silvia Negrini, Marco Pagliardi, Lapo Simeoni, Paolo Vegas.

Sogno o son desto? A Piombino va in scena la visionarietà di dodici artisti che propongono la loro particolare visione del mondo quotidiano. Per non guardare più con occhi normali. Come la visionarietà è elemento fondante di ogni attività artistica, così l'artista per eccellenza è colui che sa guardare con occhi singolari la realtà circostante. Anche quando riproduce fedelmente il dato reale, opera, pur sempre, un atto d’intima rappresentazione.
Il curatore Nicola Cecchelli, in occasione della XX° Edizione di Visionaria International Film Festival, coglie il pretesto per solleticare i nostri canali percettivi e amplificarli di riflesso, cavalcando l'onda della fervida creatività dei dodici artisti invitati.

È stato scelto un titolo evocativo - Déjà Made/Ready Vu Visioni, Vertigini e Ritorni - per battezzare la mostra di arte contemporanea che inaugurerà sabato 7 aprile 2012 a Piombino nelle storiche sale di Palazzo Appiani, conosciuto dai livornesi come Palazzo Vecchio, e nell'altrettanto suggestiva cornice del Rivellino, sorto come baluardo della “Porta a terra” a difesa della città marittima.

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Un mese con E IL TOPO at Careof DOCVA, Milan

e il topo

E IL TOPO, in collaborazione con Careof DOCVA, Milano, SUPPORTICO LOPEZ, Berlino e White Box, New York è lieto di annunciare l'imminente uscita di Re-Birth, il dodicesimo numero della rivista. La presentazione al pubblico è prevista il 27 marzo al termine di Un mese con E IL TOPO: un programma di appuntamenti ideati dalla redazione, operativa dal 29 febbraio al 27 marzo 2012 all'interno dello spazio espositivo di Careof.

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Volume 2 a cura di Olga Gambari

Dal 5 novembre 2011 al 31 gennaio 2012
Presso lo spazio VANNI a Torino | Baricole, via Maria Vittoria 15
Opening: Sabato 5 novembre dalle ore 18.

francesco fossati, hippy architecture volume 2, 2011


Francesco Fossati e' il vincitore della terza edizione del premio promosso da Vanni occhiali con il patrocinio del GAI. Il suo progetto di mostra e' stato selezionato dalla critica Olga Gambari per esposizione a Torino durante la settimana dell'arte contemporanea.
La motivazione della scelta: “Il premio è andato a Francesco Fossati, per il lavoro sviluppato sulla pelle dello spazio, che entra a far parte della sua installazione, ne assorbe i colori e ne incorpora le immagini. Il giovane artista nel suo progetto è riuscito ad aprire la dimensione pittoria e installativa, creando un meccanismo che avvolge anche lo spettatore, non più frontale ma interno al lavoro. E’ un’idea di pittura che si fa anche fotografia, scrittura. Un visione dinamica dell’arte visiva”.
A corredo della mostra il concorso prevede un premio acquisto e la realizzazione del catalogo della mostra.

www.vanniocchiali.com

Un'Opera per il Castello - Castel Sant'Elmo - Napoli

CASTEL SANT’ELMO – CONCORSO GIOVANI ARTISTI  2011
Un'Opera per il Castello  
“Questo lo saprei fare anch’io. Il contemporaneo ricerca il suo pubblico”


Francesco Fossati, Follow me without exceptions, 2011

Si è conclusa la fase di valutazione dei 112 progetti dei giovani artisti ammessi alla prima edizione del Concorso “un’Opera per il Castello”.
La giuria del Concorso, nominata dal Soprintendente per il Polo museale di Napoli Fabrizio Vona, composta da: Angela Tecce, Direttore Castel Sant’Elmo, Responsabile del procedimento con funzione di Presidente - Maria Grazia Bellisario, Direttore del Servizio V della Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Katia Fiorentino, Funzionario Soprintendenza per il PSAE e per il Polo Museale della città di Napoli a  Castel Sant’Elmo - Giovanna Cassese, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli - Stefania Zuliani, Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale, Università degli Studi di Salerno - Cataldo Colella, Esperto arte pubblica -  Luigi Ratclif, Segretario Associazione Giovani Artisti Italiani - Daniela Lancioni, Curatore Senior Palazzo delle Esposizioni di Roma - Olga Scotto di Vettimo, Critico d’arte - Guglielmo Grilli, Gallerista ha selezionato il vincitore: Daniela Di Maro con l’opera ‘Anastatica sensibile’
Come previsto dal bando, il vincitore è stato selezionato insieme a 10 finalisti
Alessio Ballerini\Pietro Riparbelli,  Castle Sound  – Giulia Beretta\Francesca Borrelli\Silvia Lacatena , Altalene - Fabrizio Cotognini,  Migrazione\Immigrazione - Giulio Delvè, Cambiamento di paradigma - Francesco Fossati,  Follow me, without exception (menzione speciale) - Michele Giangrande,  Arca, 2011 - Domenico Antonio Mancini, 30 22 8070 - Mariagrazia Pontorno,  I guardiani del castello - Antonella Raio,  The  Bridge - Cristiano Tassinari, "26 letters"
L’opera vincitrice sarà realizzata e presentata in una mostra nella prossima primavera, l’esposizione darà visibilità anche ai dieci finalisti e segnalerà tutti i partecipanti.

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Giannetto Bravi - “1965-1975” - curated by Francesco Fossati

inaugurazione Sabato 30 aprile 2011 ore 18.30

Giannetto Bravi, Valige Bravi (portacatene), 1971, Metallo brunito con catena lucida, 23x22x5 cm

Giannetto Bravi, Valige Bravi (portacatene), 1971, Metallo brunito con catena lucida, 23x22x5 cm

Studio Apeiron è lieto di presentare la personale di Giannetto Bravi intitolata “1965-1975”. In mostra sono presentati alcuni tra i più rappresentativi lavori realizzati dall'artista nei primi dieci anni della sua attività. Un gruppo eterogeneo di lavori che evidenzia l'attenzione di Bravi alle ricerche sperimentali del periodo, ponendo le basi per lo sviluppo successivo del suo lavoro e creando opere di seminale importanza che, osservate a quarant'anni di distanza dalla loro realizzazione, sono in grado di mostrare la lucidità con la quale l'artista ha saputo analizzare gli avvenimenti socioculturali avvenuti alla fine degli anni '60.

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quattro o cinque volte F - galleria42contemporaneo - Modena

Inaugurazione 13 Novembre 2010, ore 18.00

Francesco Fossati, strumento imperfetto per tracciare arcobaleni, 2008


fino al 8 dicembre 2010
Mostra personale che raccoglie alcuni dei lavori realizzati dall'artista negli ultimi due anni...

Galleria 42 Contemporaneo
via Carteria, 42 - Modena
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http://www.galleria42.com

HIPPY ARCHITECTURE (and more and fun and peace and love)

Dal 7 al 23 novembre 2010
Inaugurazione: 6 Novembre 2010 ore 18.00
Studio APEIRON

hippy architecture at studio apeiron

Dal 6 al 23 novembre 2010 Studio APEIRON presenta HIPPY ARCHITECTURE (and more and fun and peace and love) l’ultimo progetto di Francesco Fossati. Appositamente per gli spazi della galleria l’artista ha ideato un progetto che unisce l’installazione alla pittura, la fotografia all’architettura, per una colorata collezione del tutto.

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Talent Prize 2010

Giovedì 21 ottobre 2010
Inaugurazione mostra Talent Prize 2010
Museo Centrale Montemartini – Roma


Il Talent prize, concorso ideato e organizzato dalla Guido Talarico editore con il sostegno della Fondazione Roma e patrocinato dal comune di Roma, sovrintendenza ai Beni culturali, con Musei in comune e Zètema, ha un vincitore. Ad aggiudicarsi la terza edizione è il fiorentino Giovanni Ozzola. Classe 1982, l'artista ha conquistato il favore della giuria con il video intitolato "Superficiale - under my skin".  
Come ogni anno, sono nove i finalisti a essersi aggiudicati il diritto di popolare la mostra che partirà il 21 ottobre al museo ex centrale Montemartini di Roma. Eccoli di seguito, in rigoroso ordine alfabetico: Lorenzo Cassarà con la foto "Cura ut valeas"; Adele Ceraudo con il dipinto Il fuoco non brucia; Manuele Cerutti con il lavoro Anche il resto della famiglia s’era fatto taciturno; Raffaele Crispino con lo scatto "Giovine Italia"; Sabine Delafon con la scultura Attenti, 2001-2010; Francesco Fossati con l'installazione "Artist-run spaces"; Andrea Galvani con la foto La morte di un'immagine #9; Paolo Pennuti con il video "Rubbernecking" e infine Luca Trevisani con l'installazione La rosa die venti è senza spine.

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Edition of 5 at Studio Apeiron

Giovedì 24 Giugno 2010 ore 18.30


edition of 5 - detail - sx Danilo Vuolo / dx Samuele Belloni

Studio Apeiron è lieto di presentare Edition of 5, un progetto espositivo organizzato da Mattia Barbieri e Francesco Fossati.

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Sull'invisibile - Avvistamenti, appuntamenti e dissolvimenti dell'arte contemporaneaa

Dal 18 febbraio 2010 al 10 aprile 2010
a cura di Francesca Alfano Miglietti (FAM)
Opening on thursday 18th february 2010, at 6.30 pm

gabriel di matteo - sull'invisibile 


"Non si vede bene che col cuore.
L'essenziale è invisibile agli occhi"
Antoine De Saint – Exupèry

L’arte oltre il limite del visibile: opere che ci sono, esistono, ma si sottraggono allo sguardo, si negano alla vista: lì, l’occhio mediatico contemporaneo non può arrivare. Costantemente bombardato da una sequenza infinita di sollecitazioni, di fronte a opere invisibili l’occhio deve arrendersi alla sua momentanea inutilità.
Sull'invisibile è un progetto artistico e territoriale curato da Francesca Alfano Miglietti (FAM) in collaborazione con la galleria Ciocca Arte Contemporanea di Milano; un vero e proprio percorso culturale, che si snoda nelle vie milanesi intorno a via Tadino. L'arte per essere vista richiede allo spettatore un impegno nuovo dato dal ribaltamento del concetto usuale di mostra: l'opera non viene esposta, ma nascosta all'occhio dello spettatore, che deve trovarla attraverso un pedinamento alla ricerca dell'opera e del luogo.

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Dena Foundation for Contemporary Art

dena foundation

Francesco Fossati is the artist selected from ARTHUB to take part in the Artist-in-residency program promoted by the Dena Foundation for Contemporary Art at Centre International d’accueil et d’echanges des Récollets in Paris, from October to November 2009

www.denafoundation.com

L'indiano in giardino

project by Alek O. and Santo Tolone
in collaboration with Isola Art Center
Opening 29th October, 2009, 7pm
October 29th – November 1st, 2009
Starting point Bar La Cantinetta, P.le Archinto, Milan


l'indiano in giardino

with Pedro Barateiro, Dafne Boggeri, Marco Colombaioni, Camilla Candida Donzella, Alessandro Di Giampietro, Lucie Fontaine, Francesco Fossati, Matteo Rubbi, Manuel Scano, Mauro Vignando and Zhou Tao

A redskin indian is in a black-lined limousine. He’s naked, and the touch of leather on his body makes him shiver; a cloud of breath rising from his mouth mists the car windows. The indian pops out of the sun-roof and escapes. He next appears in a small courtyard clogged with abandoned neon signs. The indian slowly turns around, looks up and a geometric patch of sky shines over his head. He climbs the narrow walls around him, clinging with his hands and pushing with his feet, and goes away. Idly descending the stairs of a mezzanine workshop the indian appears once again: he’s blocking the entrance to the adjacent room. He smiles, his arms crossed: he’s forcing bystanders to coexist in a very small space, a single flight of stairs. At the crack of dawn, in a square surrounded by silent buildings, a bar with a bunch of red tables scattered on the sidewalk becomes the playroom we fell short of not having. The indian awaits, sitting, skimming the game’s wooden tokens. He leans on the wall his plume-clad nape and looks straight in the eyes of his playmate. Then, shaking his head, he rubs his legs to get rid of the cold. He gets up and runs away, stopping only in front of the window of a luxury car dealer, full of stretched-out silhouettes. Its gates are open, and reveal a whole carpet of cars, tightly cramped side by side. A redskin indian is in a black-lined limousine.
The indian is the subject of an innocent yet reckless fantasy abruptly entering our everyday; the spaces he appears in are anything but random.
The places’ disposition, however, appears unforeseeable: they could well be the displaced rooms of a blown-up museum. They concentrate around a bunch of streets, scattered in the Isola neighborhood, which the show’s two promoters – alongside other artists, some involved in this project – have already worked with.
The explosion of a hypothetical museum could also be the best metaphor to describe the new approach chosen for L’indiano in giardino. After disposing of the curator’s role, all that’s left is the organizational strength and the works of the eleven artists involved, some of which have never before worked together.
Manuela Ravasio

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Art Day Night - viamoronisedici

Il 3 ottobre 2009, la galleria viamoronisedici/spazioarte vede in prima linea l’associazione freeUnDo con gli artisti del progetto ARTHUB > video e suono > giovane arte > territorio >, tra proiezioni video, performance e installazioni site-specific, a cura di Francesca di Nardo e Rudina Hoxhaj.

art day night

Il titolo dell’evento è “Art Day Night” e non può essere chiamato diversamente: i giovani artisti (e i visitatori) saranno coinvolti dalle undici di mattina alle undici di sera.

Durante tutto l’arco della giornata, nello spazio espositivo della galleria saranno proiettati video della rassegna trasversale online 2VIDEO e dell’archivio ARTHUB www.arthub.it, nuovo progetto dell’associazione freeUnDo realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo. I video si susseguiranno secondo una logica non narrativa, ma piuttosto legata al principio ludico delle associazioni mentali, creando un flusso di immagini e suoni dal forte carattere evocativo e immaginifico.

Accompagnano la proiezione le performance di alcuni artisti selezionati dall’archivio ARTHUB: Derek di Fabio, Donato Fusco, Gjoke Gojani, Sanja Lasic e Andrea Santuari, in stretta relazione con il pubblico della galleria.

 

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VideoArt YearBook 2009

L’annuario della videoarte italiana > Quarta Edizione > Bologna 9 10 11 Luglio 2009

videoart yearbook 2009 logo


Il Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna presenta la quarta edizione di Videoart Yearbook 2009, l’«annuario della videoarte italiana», kermesse di proiezioni video in tre serate che avrà luogo nel Chiostro di Santa Cristina a Bologna, il 9-10-11 luglio 2009.
I video, accuratamente selezionati e articolati in tre serate, conferiscono all’iniziativa il carattere di una meditata campionatura; il meglio delle ultime e più avanzate produzioni video realizzate tra il 2008 e il 2009 nel panorama artistico italiano.
Nell’intento degli organizzatori – un gruppo di ricerca guidato da Renato Barilli e formato da Alessandra Borgogelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi e Paola Sega – Videoart Yearbook si offre agli addetti al settore, ma anche ad un pubblico di semplici appassionati, come un'attenta ricognizione della videoarte italiana prodotta nell’ultimo anno.

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II Concorso Nazionale Alta Formazione Artistica, Milano

Dal 17 al 27 giugno 2009
Chiostro dei Glicini Società Umanitaria
ore 10.00.-19.00

manifatture at chiostro dei glicini

Mostra dei Vincitori del II Concorso Nazionale riservato agli allievi degli Istituti pubblici di Alta Formazione Artistica della Lombardia e delle Accademie Storiche d’Italia

Da tre anni la Società Umanitaria promuove il Concorso Nazionale rivolto alla Accademie di Belle Arti con l’obbiettivo di incentivare la ricerca artistica, che alcune di queste portano avanti già da alcuni anni secondo la sperimentazione didattico/ministeriale.

I 5 vincitori (Paolo Baraldi, Francesco Fossati, Marzia Rossi, Claudio Sorrentino e Arianna Trabucchi) sono stati esaminati da una Commissione giudicatrice presieduta dal Athos Collura e composta da Maria Helena Polidoro, Ornella Piluso, Gabi Scardi e Roberto Pinto.

La mostra delle opere si svolge nel Chiostro dei Glicini, che per l’occasione si trasforma in una galleria d’arte a cielo aperto. Perché anche attraverso “tali Esposizioni – scrivevano alcuni dirigenti dell’Umanitaria nel lontano 1919 – l’Umanitaria e i suoi collaboratori intendono di contribuire a stimolare le genialità creatrici del nostro Paese, a educare il gusto del pubblico, e, sopratutto, a diffondere il bisogno delle cose belle, anche se umili, nel popolo, offrendo anche all’industria produttrice modelli di lavoro pratici e di buon gusto, a educare il gusto e le abilità tecniche dei giovani operai d’arte. E quest’opera tanto più efficacemente si può svolgere e queste finalità tanto più facilmente si possono raggiungere quanto più frequenti e vicine sono le occasioni di osservazioni e di studio”.

Il Comitato d’Onore del Concorso è composto da Flavio Caroli, Philippe Daverio, Raffaele De Grada, Carlo Forcolini, Lucia Matino, Guido Podestà, Ernesto Treccani.

Società Umanitaria
via Daverio 7, nel centro di Milano
http://www.umanitaria.it

Manifatture - MonEgo Contemporary - a cura di Nicola Cecchelli

Mon Ego Contemporary
28 Marzo – 19 Aprile 2009
Opening 28 Marzo ore 18.00

francesco fossati, manifatture at mon ego contemporary

La personale di Francesco Fossati (Carate Brianza, 1985) presso Mon Ego Contemporary getta un guanto di sfida al concetto accademico di pittura.
In un abile e dosato artificio modernista, lo spazio espositivo riprende e sovverte le coordinate "illusionistiche" della tradizionale camera picta, trasformandola in un vero e proprio laboratorio metapittorico. Con Manifatture Fossati seziona analiticamente il gesto proprio del dipingere, mettendo a tema la ragione che lo conduce verso il supporto: il medium è mimetizzato da feticci femminili, che amplificano pluridimensionalmente la superficie pittorica, proiettandola nello spazio e nel tempo, come se la dimensione del movimento fosse diventata parte di essa.

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Mastermind - Neon>campobase

Inaugurazione 27 Novembre 2008, 18:00
27/11/08 > 03/12/2008

MASTERMIND è un progetto sul tema della collaborazione/competizione fra giovani artisti e sulle dinamiche espositive nell’arte contemporanea italiana. Sarà composto da una mostra e da un libro.
La mostra sarà formata dalle opere di 6 giovani artisti, selezionati in base alle segnalazioni di 3 grandi artisti italiani di provenienze geografiche diverse. Cesare Pietroiusti (Roma), Maurizio Nannucci (Firenze) e Alberto Garutti (Milano) segnaleranno ciascuno 2 giovani artisti: in ogni coppia. ognuno dei due componenti realizzerà un’opera, seguendo però un’idea e una serie di istruzioni fornite dall’altro. In questo modo, ciascuna delle coppie di artisti produrrà due opere, delegandosi a vicenda la realizzazione in un rapporto di sfida collabortiva.
Il libro, che accompagnerà l’evento, conterrà le motivazioni per la scelta dei giovani artisti scritte da ciascuno dei tre “maestri”, insieme alle istruzioni che ogni coppia di artisti si è scambiata.
MASTERMIND vuole riflettere ironicamente sui meccanismi che regolano il mondo dell’arte contemporanea in Italia, e sull’importanza che per un artista emergente ha la segnalazione da parte di un Maestro. Nella scena dell’arte italiana è sempre esistito il culto del Maestro come portatore di sapere, e quindi idoneo a trasmettere i propri “valori” artistici.
Il meccanismo delle “nomination” è un richiamo a pratiche curatoriali recenti di natura “delegativa”, come ad esempio la Biennale di Lione 2007 curata da Stephanie Moisdon e Hans Ulrich Obrist o “Artists’ Favourites” di Jens Hoffmann. Il rapporto di sfida/collaborazione che si instaurerà fra artista e artista, produrrà l’occasione per un dialogo, in un ambito spesso individualista e competitivo come quello dell’arte emergente italiana: attraverso la “collaborazione obbligata” ogni coppia di opere manifesterà la combinazione dei due creatori.

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Amoena a cura di Simone Frangi

dal 4/9/08 al 10/9/08

Esercizi audiovisivi sul paesaggio

a cura di Simone Frangi

amoena

Nell'ambito della terza edizione della Sardegna Arte Fiera, Simone Frangi presenta, negli spazi dell'ex carcere agricolo di Castiadas, il progetto curatoriale Amœna. Esercizi installativi sul paesaggio.

Silvia Negrini (Sondrio, 1982) lavora sulla virtus del virtuale, sulla sua forza ed sul suo potenziale, tracciando dei grandi ed asciutti landscapes videoludici. Con l'immersione nell'estetica digitale, il processo creativo di Negrini distilla episodi ed idee attraverso la -guerra pulita- del gioco, cercando il cardine ludico dell'esistenza e della cronachistica quotidiana. Il paesaggio naturale ed urbano che ospita la scena di cronaca si sintetizza in superfici che mischiano gli -elementi del disastro- - stragi, attentati, omicidi - all'iconologia di videogiochi di culto. In un'estrema pulizia grafica, indotta dalla carta millimetrata e dalla moltiplicazione di moduli compositivi, Negrini consolida le dinamiche del gioco, scoprendo la loro elevata capacità analitica. Nel recente Il ramo secco della famiglia Agnelli, in una commistione di disegno tecnico e figurativa rubata a The Sims, Negrini ripercorre il proprio albero genealogico, ricostruendo gli intrecci famigliari attraverso le case che li ospitano.

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Gradisca al festival dell'arte contemporanea di Faenza

1° Festival dell'arte contemporanea, diretto da Carlos Basualdo, Pier Luigi Sacco e Angela Vettese. Faenza, dal 23/05/2008 al 25/05/2008.

Sabato 24 Maggio, ore 11.00, presso il Museo Carlo Zauli di Faenza, Gradisca, conversazione tra giovani artisti: Meris Angioletti, Luca Bolognesi, Francesco Fossati, Matteo Rubbi e Alberto Tadiello; moderatore: Alberto Garutti; special guest: Daniela Zangrando.


festival dell'arte contemporanea di Faenza

L'arte contemporanea internazionale si dà appuntamento a Faenza. Il festival dell'arte Contemporanea, promosso dal Comune di Faenza e da goodwill, nell'ambito del progetto Moto d'idee. Faenza verso il distretto culturale evoluto, sarà infatti un'occasione unica, per "vedere" l'arte attraverso le parole dei suoi protagonisti, per capire dove sta andando, a quali bisogni risponde. Non ci saranno opere, ma oltre 100 relatori da tutto il mondo, tra artisti, curatori, critici, rappresentanti di musei, spazi culturali e scuole d'arte, galleristi, ma anche imprenditori, amministratori pubblici, editori, giornalisti.
Il titolo di questa prima edizione, curata da un comitato scientifico composto da Carlos Basualdo, Pier Luigi Sacco, Angela Vettese, è "futuro presente / present continuous", a indicare la necessità di un momento di riflessione sulle direzioni di un'arte in continua espansione e trasformazione, in un contesto di incontro diretto con il pubblico.In 3 giorni, il programma del festival si articola in più di 30 appuntamenti, con conversazioni, tavole rotonde, forum, e in un intenso programma di eventi collaterali, che avranno al centro l'arte contemporanea, le sue crescenti contaminazioni con gli altri settori creativi, le sue relazioni con la società.

http://www.festivalartecontemporanea.it/

Alberi d'artista - GAMeC Bergamo

 

24 dicembre 2007

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo e la GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, in partnership con la Camera di Commercio, in occasione delle festività natalizie rinnovano la loro collaborazione promuovendo l’iniziativa Alberi d’Artista.
L’istituzione e la Galleria, da sempre unite nell’intento di far avvicinare i cittadini alla realtà dell’arte moderna e contemporanea, promuovono un progetto culturale la cui originalità risiede nell’avere invitato sei artisti e l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo a ripensare in completa libertà il più globalizzato e diffuso dei simboli natalizi: l’albero di Natale.
La Festa diventa così un’occasione di dialogo tra arte e cittadini creando un vero e proprio percorso artistico nel cuore della città: ognuna delle realizzazioni, infatti, verrà poi collocata in punti nevralgici individuati tra Città Alta e Città Bassa, dove resterà per tutto il periodo delle feste. Al termine del progetto gli alberi verranno piantumati nei parchi cittadini, a sottolineare l’attenzione che le istituzioni hanno verso l’ambiente.

Gli artisti invitati a realizzare il proprio progetto creativo sono: vedovamazzei, che installa su di un abete completamente spoglio di decori alcune mensole con ciascuna un piccolo albero in miniatura completamente illuminato e addobbato; Sislej Xhafa, che realizza un albero volutamente non illuminato ma il cui spazio sottostante sarà saturato da un fitto decoro classico; Andrea Mastrovito, il cui albero è avvolto da uno sciame di farfalle rosse che escono da un tombino; Getulio Alviani iscrive l’albero in un parallelepipedo luminoso per sottolinearne il valore simbolico ed il suo progetto è realizzato grazie alla collaborazione con Impresa Leggeri S.p.A., E. 90 S.n.c. di Mora, MGV S.r.l.; Stefano Arienti farà sbocciare mille fiori colorati, simbolo del sogno che diventa realtà; Alberto Garutti con i giovani artisti Riccardo Beretta, Lupo Borgonovo, Giovanni Ciapessoni, Marco Colombaioni, Francesco Fossati, Petrit Halilaj, Beatrice Marchi, Elisabetta Piterà, Matteo Rubbi, Emiliana Sabiu, Claudia Sinigaglia, Jonathan Vivacqua, Serena Vestrucci infoltisce e reinventa un albero composto da fronde di differenti specie di piante, dall’agave alla tillandsia,dall’edera alla dracena e molte altre.

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Lo schermo ansioso - Videorassegna

Da sabato 14 aprile 2007 a sabato 14 aprile 2007
a cura di: Matteo Chini e Bruno Muzzolini

lo schermo ansioso

opere di: Alessandra Arnò, Samuele Belloni, Luca Bolognesi, Daniele Carpi, Samantha Cucchi, Francesco Fossati, Gaia Fugazza, Jessica Gaudino, Petrit Halilaj, Kang Jang-Won, Mancassola Ceriani Basilico, Ivan Manuppelli, Nemanja Nikolic, Ingrid Pucci, Maria Revuelta, Matteo Rubbi, Micol Rubini - Irene Kats, Jessica Russo, Francesco Terni, Fani Zguro

Lo schermo ansioso. Perché questo titolo? Il riferimento – ovvio – è al saggio di Harold Rosenberg L'oggetto ansioso, in cui il critico americano accusa la pop art di avere attentato allo statuto dell'opera d'arte, distruggendo le barriere culturali che la separavano dal mondo della merce e dalle icone della comunicazione di massa. Il ruolo dell'arte diviene così incerto e sfuggente, e l'opera stessa carica propria definizione di incertezza e di ansietà.
L'arte di oggi invece si è liberata da queste forme sottili di ideologia, evita la rigidità di identità programmate a posteriori, considera le proprie scelte come definitive soltanto rispetto ad una situazione momentanea, ad un mondo in continuo cambiamento.
La responsabilità della definizione di ruoli e posizioni è demandata quindi ai canali di trasmissione del lavoro. E l'ansietà lascia l'opera per trasferirsi sullo schermo, all'interno degli spazi espositivi, tra le pagine di una rivista, nelle turbolenze del mercato.
Dal corpo del testo l'angoscia si sposta alla dimensione contestuale del lavoro, l'inquietudine è il correlativo del disordine di uno spettacolo mondializzato ma sempre più indecifrabile.
Antitelevisione, performance, animazione, documentario, fiction, collage, la molteplicità dei linguaggi e delle tecniche confluite nell'arte video, la pluralità delle poetiche nei media elettronici, l'indifferenza mediale e la polisemia esplicita dei giovani autori rende precaria e incerta non la forma della singola opera, ma l'identità del contenitore che la raccoglie e quella del mezzo che la trasmette. Rende incerti i confini stessi di manifestazioni tradizionali: il festival, la rassegna, l'antologia visiva. Il disagio passa dal supporto al palinsesto, allo schermo di proiezione, interroga le capacità critiche del pubblico o ne riflette il disorientamento.
Abbandonati i dictat degli "ismi", l'opera si libera ora dalla coercizione alla coerenza, inventa di continuo le sue leggi, si adatta ad una ambiente sempre più mutevole, infedele al suo stesso autore, convive e coesiste con stili, estetiche e espressioni di ogni tipo. Il disagio degli strumenti del comunicare apre così alla libera precarietà dell'opera globale.
E la precarietà globale diviene libertà dell'opera.

Sabato 14 Aprile Ore 21.30
Teatro E. Peroni, Piazza del Popolo, 24
San Martino Buon Albergo – Verona  

Wireless – Galleria Unorossodue

A cura di Alessandro Mancassola e Bruno Muzzolini
Mercoledi' 21/06/06 h 21.00_Wednesday 21/06/06 9.00 p.m.

wireless unorossodue

La Unorossodue chiude la sua seconda stagione ospitando 3 eventi a cura di A. Mancassola e B. Muzzolini. Senza porre temi e creare connessioni tra le serate (volutamente eterogenee) i due curatori/artisti hanno chiamato ad animare gli spazi della galleria un gruppo di giovani videoartisti, gli Otolab e il gruppo Cosmesi (formato da E. Geatti e N. Toffolini).

WIRELESS
In rassegna i video di Arevik Arabian & Brechtje Van Bel, Samuele Belloni, Luca Bolognesi, Samantha Cucchi, Francesco Fossati, Petrit Halilaj, Kang Jang-Won, Ivan Manuppelli, Jessica Mordo, Nemanja Nikolic e Jessica Russo.

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